Il dativo
Il dativo in latino è il caso che di base esprime il complemento di termine.
Le funzioni che può assumere sono le seguenti (in fondo alla pagina c’è l’elenco riassuntivo):
Complemento di termine
È la persona o la cosa a cui è diretta l’azione del verbo.
Consuli gladium do
Do una spada al console
Dativo di interesse
Indica a vantaggio o a svantaggio di chi si svolge l’azione del verbo.
Agricola pedicam feris parat
Il contadino prepara una trappola per le bestie selvatiche
Dativo etico
Consiste in un pronome personale al dativo che rappresenta la persona coinvolta emotivamente nell’azione espressa.
Quid mihi tristis es?
Perché mi sei triste?
Dativo di possesso
Si trova insieme al verbo sum e indica la persona a cui appartiene qualcosa.
Asinus Publio erat
Publio aveva un asino
LETTERALMENTE “A PUBLIO ERA UN ASINO”
Per tradurre correttamente il dativo di possesso conviene seguire questi tre passaggi:
- la parola in dativo diventa il soggetto
- il verbo essere viene tradotto con avere (il tempo e il modo non cambiano)
- il soggetto del verbo sum in latino diventa in italiano il complemento oggetto
Riprendendo l’esempio di prima, la traduzione va quindi fatta in questo modo:
A Publio | → | Publio |
Era | → | Aveva |
Un asino | → | Un asino |
Complemento di fine
Indica lo scopo dell’azione del verbo.
Dies colloquio dictus est
Fu stabilito il giorno per il colloquio
Il dativo usato come complemento di fine compare anche nel nome di alcune cariche pubbliche, come ad esempio decemviri legibus scribundis (decemviri con il compito di scrivere le leggi).
Dativo d’agente
È il dativo che accompagna la perifrastica passiva e che in italiano diventa il soggetto della frase.
Militibus urbs delenda est
I soldati devono distruggere la città
LETTERALMENTE “DA PARTE DEI SOLDATI LA CITTÀ DEVE ESSERE DISTRUTTA”
Il dativo d’agente non va confuso con il complemento d’agente, che indica la persona da cui è compiuta l’azione di un verbo passivo e che in latino viene costruito con la preposizione a o ab seguita dall’ablativo.
Dativo di relazione
Indica per quale persona ha valore ciò che è espresso dal verbo (è chiamato anche dativo del punto di vista o dativo iudicantis).
Primum oppidum est venientibus ab Epiro
È la prima città per quelli che vengono dall’Epiro
Doppio dativo
È un costrutto formato da un dativo di fine e da un dativo di vantaggio, entrambi retti dallo stesso verbo.
Pompeius legionem subsidio militibus misit
Pompeo mandò in aiuto ai soldati una legione
In questo caso subsidio è il complemento di fine, mentre militibus è il complemento di vantaggio.
Elenco riassuntivo
Ecco l’elenco delle funzioni che il dativo può assumere:
- Complemento di termine
- Dativo di interesse
- Dativo etico
- Dativo di possesso
- Complemento di fine
- Dativo d’agente
- Dativo di relazione
- Doppio dativo