La declinazione in latino (schema)
La declinazione è la flessione di articoli, nomi, aggettivi e pronomi, cioè la sequenza delle diverse forme assunte da queste parole quando cambiano desinenza.
Ecco ad esempio la declinazione di rosa:
Singolare |
Rosa |
Rosae |
Rosae |
Rosam |
Rosa |
Rosa |
Plurale |
Rosae |
Rosarum |
Rosis |
Rosas |
Rosae |
Rosis |
Che cosa indica la desinenza?
La desinenza nel corso della declinazione indica tre cose, cioè genere, numero e caso:
Genere
Il genere può essere maschile, femminile o neutro.
Non è detto che una parola di un determinato genere in italiano sia dello stesso genere anche in latino; ad esempio, esercizio (maschile) in latino si dice exercitium (neutro).
Numero
Il numero può essere singolare o plurale.
Esistono parole che hanno soltanto il singolare (singularia tantum) o soltanto il plurale (pluralia tantum).
Caso
Il caso è la forma che una parola assume con una desinenza invece che con un’altra e serve a indicare la funzione della parola all’interno della frase.
Facciamo un esempio pratico vedendo la differenza tra l’italiano (lingua in cui non esistono i casi) e il latino. In italiano possiamo dire:
Porto il libro a un amico.
Porto il libro di un amico.
Porto il libro con un amico.
La parola “amico” è sempre la stessa, ma svolge una funzione diversa a seconda della preposizione che ha davanti. In latino ciò che invece esprime la funzione della parola è il caso, cioè la forma che una parola ha in base alla desinenza che le viene di volta in volta attaccata:
Urbis (della città)
Urbi (alla città)
I casi sono sei:
Ciascuno di loro ha una funzione di base (che può tuttavia variare in base al senso della frase o tramite l’uso di preposizioni):
N | = | Soggetto |
G | = | Complemento di specificazione |
D | = | Complemento di termine |
A | = | Complemento oggetto |
V | = | Complemento di vocazione |
A | = | Complemento di strumento |
La rosa |
Della rosa |
Alla rosa |
La rosa |
O rosa |
Con la rosa |
I casi (in questo preciso ordine), il numero e il genere formano la declinazione di una parola:
Singolare |
Rosa |
Rosae |
Rosae |
Rosam |
Rosa |
Rosa |
Plurale |
Rosae |
Rosarum |
Rosis |
Rosas |
Rosae |
Rosis |
Ad esempio, in rosam la desinenza m ci dice che la parola è femminile, singolare e all’accusativo.
Quante sono le declinazioni?
Esistono in tutto cinque declinazioni (l’elemento che ci permette di sapere a quale declinazione appartiene una parola è la desinenza del genitivo singolare):
Prima declinazione | -ae |
Seconda declinazione | -i |
Terza declinazione | -is |
Quarta declinazione | -us |
Quinta declinazione | -ei |
Sul vocabolario ogni parola declinabile viene indicata al nominativo e al genitivo, in modo che sia possibile capire a quale declinazione appartiene.