Greco

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Il leone e il topo

Autore

Esopo

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Λέοντος κοιμωμένου μῦς τῷ σώματι…

La versione termina con:

…τῶν ἀσθενεστέρων ἐνδεεῖς γίνονται

Traduzione

Un topo corse sul corpo di un leone che stava dormendo; quello, dopo essersi alzato e averlo preso, aveva la possibilità (letteralmente era in grado) di divorarlo.

Poiché però quello lo pregava di lasciarlo andare e diceva che, se fosse stato salvato, gli avrebbe restituito il favore, (il leone), dopo avere riso, lo lasciò. 

Accadde che quello poco tempo dopo (letteralmente dopo non molto) fu salvato dalla riconoscenza del topo.

Dopo che infatti, essendo stato catturato da alcuni cacciatori, (il leone) fu appeso a un albero con una corda, in quel frangente il topo, avendolo sentito lamentarsi, dopo essere giunto, rosicchiò la corda e, dopo averlo liberato, disse: “Tu poco fa così ridevi di me come se non credessi che avresti ottenuto una ricompensa da me, ma ora sappi bene che c’è riconoscenza anche da parte dei topi”.

Il racconto mostra che nei cambiamenti delle circostanze anche quelli molto potenti diventano bisognosi dei più deboli.