Le proposizioni relative proprie
Le proposizioni relative proprie in greco si costruiscono con un pronome relativo seguito dall’indicativo:
ὁ φιλόσοφος ὃς γελᾶ δύο θυγατέρας ἔχει
Il filosofo che ride ha due figlie
Talvolta al posto dell’indicativo può essere utilizzato il congiuntivo accompagnato da ἄν (per dare una sfumatura di eventualità) oppure l’ottativo (se la frase principale presenta un tempo storico).
Oltre che dal pronome relativo, le proposizioni relative proprie possono essere introdotte anche da un aggettivo relativo o da un avverbio relativo:
ὅσον ὁρᾶτε πόλει πέπρακται
Quanto vedete è stato fatto per la città
ἴθι ὅποι βούλῃ
Va’ dove vuoi
I pronomi, gli aggettivi e gli avverbi relativi più frequenti sono:
ὅς, ἥ, ὅ | Che |
ὅστις, ἥτις, ὅτι | Chiunque |
ὅσος, ὅση, ὅσον | Quanto |
οἷος, οἴα, οἷον | Quale |
ὅπου | Dove (stato in luogo) |
ὅποι | Dove (moto a luogo) |
ὅθεν | Da dove |
Attenzione
Le relative proprie non vanno confuse con le relative improprie, che hanno invece valore finale, consecutivo, concessivo o causale.