Lo spirito in greco (dolce e aspro)
Lo spirito in greco è un segno che viene messo sulla prima vocale o sul primo dittongo all’inizio di una parola e indica la presenza o meno di un’aspirazione. Esistono due tipi di spirito, lo spirito dolce e lo spirito aspro.
Lo spirito dolce ( ᾿ ) indica che non c’è aspirazione e quindi che la vocale o il dittongo su cui si trova vanno pronunciati normalmente. Ad esempio, ἐγώ si legge egò.
Lo spirito aspro ( ῾ ) indica invece che c’è aspirazione, per cui la parola va pronunciata con una leggera emissione di fiato. Ad esempio, ὁδός si legge hodòs. Lo spirito aspro si mette sempre anche sul ρ a inizio di parola, ma in questo caso la pronuncia non cambia. Ad esempio, ῥίπτω si legge rìpto.
Dove si mette lo spirito?
Se lo spirito si trova su una vocale, le viene scritto sopra (se però la vocale è maiuscola, le viene scritto davanti):
ἐγώ
Ἐρυσίχη
Quando invece si trova su un dittongo, viene scritto in ogni caso sulla seconda vocale, ma va pronunciato come se fosse sulla prima:
εὐμενής
Αἱρέω
Per i dittonghi con lo spirito dolce questa cosa è irrilevante, perché tanto, non essendoci aspirazione, la pronuncia non cambia (ad esempio εὐμενής si legge eumenès); invece bisogna fare attenzione ai dittonghi con lo spirito aspro, perché nel loro caso occorre ricordarsi che l’aspirazione non riguarda la seconda vocale, ma la prima (ad esempio αἱρέω si legge hairèo e non ahirèo, cioè è α ad essere aspirato, non ι).
E se c’è anche l’accento?
Quando lo spirito si trova sulla stessa vocale o sullo stesso dittongo sui cui si trova l’accento, viene messo davanti all’accento, se si tratta di un accento acuto o di un accento accento grave (ἅπτω) oppure sotto l’accento, se si tratta di un accento circonflesso (ὦμος).