La coniugazione in latino (schema)
La coniugazione in latino è la flessione dei verbi, cioè l’insieme delle diverse forme che ciascuno di loro può assumere (proprio come avviene in italiano):
Laudo | → | Io lodo |
Laudavisti | → | Tu lodasti |
Laudabimus | → | Noi loderemo |
Possiamo riconoscere la forma che di volta in volta abbiamo davanti in base a come cambiano le due parti che compongono il verbo, cioè il tema (la sua base) e la desinenza (la sua parte finale).
Ogni forma contiene una serie di informazioni che ci permettono di tradurre correttamente il verbo:
- persona
- numero
- diatesi
- tempo
- modo
Persona
Ne esistono in tutto tre (prima, seconda e terza).
Numero
Può essere singolare o plurale:
- le tre persone del singolare sono io, tu, egli / ella
- le tre persone del plurale sono noi, voi, essi / esse
Diatesi
La diatesi è il tipo di rapporto che intercorre tra il soggetto e il verbo. Può essere attiva (il soggetto compie l’azione) o passiva (il soggetto subisce l’azione):
A | → | Io lodo |
P | → | Io sono lodato |
Tempo
Il tempo specifica quando si svolge l’azione del verbo e può essere principale, se riguarda il presente o il futuro, oppure storico, se riguarda il passato:
Tempi principali
Presente
Futuro
Tempi storici
Imperfetto
Perfetto
Piuccheperfetto
Modo
Il modo indica il tipo di azione che il verbo esprime e può essere finito, se il verbo prevede una persona che svolge l’azione, o indefinito, se il verbo non ha una persona ed è quindi indeterminato:
Modi finiti
Indicativo
Congiuntivo
Imperativo
Modi indefiniti
Infinito
Participio
Supino
Ciascun modo può presentarsi nei seguenti tempi:
Indicativo | Presente Futuro semplice Futuro anteriore Imperfetto Perfetto Piuccheperfetto |
Congiuntivo | Presente Imperfetto Perfetto Piuccheperfetto |
Imperativo | Presente Futuro |
Infinito | Presente Passato Futuro |
Participio | Presente Perfetto Futuro |
Il supino non possiede tempi.
Come funziona la coniugazione in latino?
Quando un verbo viene coniugato, assume una forma che possiede un determinato tempo, modo, diatesi, persona e numero.
Questo ad esempio è il verbo laudo coniugato all’indicativo presente attivo:
1a | Laudo | Io lodo |
2a | Laudas | Tu lodi |
3a | Laudat | Egli loda |
1a | Laudamus | Noi lodiamo |
2a | Laudatis | Voi lodate |
3a | Laudant | Essi lodano |
Questo schema si ripete per tutti gli altri tempi (a eccezione dell’infinito, del participio e del supino, in quanto sono modi indefiniti, cioè privi della persona).
Inoltre, ogni verbo può essere transitivo, se regge un complemento oggetto, oppure intransitivo, se non lo regge:
Transitivo
Laudo amicum
Lodo l’amico
Intransitivo
Curro per agros
Corro per i campi
Quante sono le coniugazioni in latino?
I verbi vengono suddivisi in quattro coniugazioni a seconda di come termina l’infinito presente:
1a Coniugazione
Verbi che terminano all’infinito presente in are (laudare)
2a Coniugazione
Verbi che terminano all’infinito presente in ēre (monēre)
3a Coniugazione
Verbi che terminano all’infinito presente in ĕre (mittĕre)
4a Coniugazione
Verbi che terminano all’infinito presente in ire (audire)
A queste quattro coniugazioni se ne aggiungono altre due:
Coniugazione mista
Si tratta di verbi in -io (capio) con l’infinito presente in ĕre (capĕre) che mescolano forme della 2a e della 3a coniugazione.
Verbi irregolari
Si tratta di verbi che presentano coniugazioni anomale (ad esempio sum).