Le proposizioni dichiarative
Le proposizioni dichiarative (o esplicative) in latino esprimono un chiarimento che completa il significato della proposizione reggente.
Possono avere tre funzioni:
- soggettive (la dichiarativa funge da soggetto del verbo reggente)
- oggettive (la dichiarativa funge da complemento oggetto del verbo reggente)
- epesegetiche (la dichiarativa sviluppa meglio quanto anticipato dalla reggente)
Tutti e tre i tipi si costruiscono in questo modo:
Forma esplicita
- Ut / Ut non + Congiuntivo secondo la consecutio temporum (tranne le oggettive)
- Quod + Indicativo
Sia ut sia quod si traducono in italiano con che.
SOGGETTIVA
Accidit ut esset luna plena
Accadde che ci fosse la luna piena
OGGETTIVA
Consul omisit quod milites fugerant
Il console omise che i soldati erano fuggiti
EPESEGETICA
Magnum hoc duco, quod tibi placui
Considero ciò molto importante, il fatto che io ti sia piaciuto
In pratica:
- nella soggettiva il fatto che ci fosse la luna piena è ciò che compie l’azione di accadere (quindi il soggetto).
- nell’oggettiva il fatto che i soldati fossero fuggiti è ciò che il console omise (quindi il complemento oggetto).
- nell’epesegetica il fatto che io ti sia piaciuto è ciò che spiega meglio quanto preannuncia la reggente (con hoc).
Forma implicita
- Infinito
Servus respondet dominum in foro esse
Il servo risponde che il padrone è in piazza
Le dichiarative implicite si chiamano infinitive e si costruiscono in questo modo:
Soggettive
- Verbo all’infinito e soggetto al nominativo
- Verbo all’infinito e soggetto all’accusativo
Oggettive / Epesegetiche
- Verbo all’infinito e soggetto all’accusativo
SOGGETTIVA (SOGGETTO AL NOMINATIVO)
Traditur Romulus optimus augur fuisse
Si tramanda che Romolo fosse un ottimo augure
SOGGETTIVA (SOGGETTO ALL’ACCUSATIVO)
Oportet legem brevem esse
È necessario che la legge sia breve
OGGETTIVA
Puto inimicos strenue pugnare
Ritengo che i nemici combattano valorosamente
EPESEGETICA
Omnes idem sentiunt, sine amicitia vitam esse nullam
Tutti pensano la stessa cosa, che senza l’amicizia la vita non vale nulla
Attenzione
Le dichiarative (sia esplicite sia implicite) sono perlopiù introdotte da verbi che significano dire, pensare e accadere. Un modo facile per capire se ci troviamo di fronte a una soggettiva, a un’oggettiva o a un’epesegetica è guardare il verbo della frase reggente:
- se si tratta di un verbo impersonale (cioè privo di un soggetto vero e proprio, come ad esempio si dice, si tramanda, è evidente, è chiaro…), ci troviamo di fronte a una soggettiva.
- se si tratta di un verbo che ha già un soggetto, anche sottinteso, ci troviamo di fronte a un’oggettiva (come ad esempio l’araldo dice che, dicono che…).
- se si tratta di un verbo che regge un pronome dimostrativo e che ha bisogno di un’altra frase per essere chiarito meglio, ci troviamo di fronte a un’epesegetica (come ad esempio questo so, che).
La cosa importante da ricordarsi è che in italiano in tutti e tre i casi dobbiamo mettere che all’inizio della proposizione dichiarativa (si dice che, l’araldo dice che…).