Le proposizioni volitive (subordinate)
Le proposizioni volitive in greco si formano in quattro modi diversi a seconda del verbo da cui sono rette:
1) Verbi che esprimono timore (temere, avere paura…)
Si costruiscono con μή (quando si teme che avvenga qualcosa che non si desidera) o μή οὐ (quando si teme che non avvenga qualcosa che si desidera) con:
- il congiuntivo, se la reggente ha un tempo principale
- l’ottativo, se la reggente ha un tempo storico
φοβούμεθα μὴ ὁ κλέπτης τὰ χρήματα λαμβάνῃ
Temiamo che il ladro prenda le ricchezze
2) Verbi che esprimono attenzione (badare, preoccuparsi…)
Si costruiscono con ὅπως o ὡς con:
- l’indicativo futuro o congiuntivo, se la reggente ha un tempo principale
- l’ottativo, se la reggente ha un tempo storico
εὐλαβοῦ ὅπως οἱ ἐχθροὶ τηλόθι ἔσονται
Bada che i nemici stiano lontano
3) Verbi che esprimono impedimento e rifiuto (impedire, vietare…)
Si costruiscono con:
- μή, se la reggente è di senso positivo (cioè non contiene una negazione)
- μή οὐ, se la reggente è di senso negativo (cioè contiene cuna negazione)
In entrambi i casi viene usato l’infinito.
νὺξ ἐκώλυε μὴ καταλείπειν τὴν χώραν
La notte impediva di lasciare la regione
4) Verbi che esprimono volontà (ordinare, esortare, volere…)
Si costruiscono con l’infinito, mentre il loro soggetto:
- se è diverso da quello della reggente, è all’accusativo
- se è lo stesso della reggente, viene omesso
ὁ τύραννος ἐκέλευσε καὶ τοὺς δούλους μαχέσασθαι
Il tiranno ordinò che combattessero anche i servi
ὁ τύραννος βούλεται τρέχειν εἰς τὴν ἀκτήν
Il comandante vuole correre verso il promontorio
Nel primo caso il soggetto della subordinata non è più il tiranno, bensì i soldati (e infatti τοὺς στρατιώτας è all’accusativo). Nel secondo caso invece il soggetto è sia nella frase principale sia in quella subordinata il tiranno (perciò τύραννος non viene ripetuto).
Attenzione
È importante non confondere le proposizioni volitive subordinate (queste qui di cui abbiamo appena parlato) con le proposizioni volitive principali:
PRINCIPALE
πείθου τῷ στρατηγῷ
Obbedisci al comandante
SUBORDINATA
φρόντιζε ὅπως βελτίων ἔσῃ
Preoccupati di come essere migliore
La differenza è che le volitive principali, essendo appunto proposizioni principali, hanno un senso compiuto e non dipendono da un altro verbo. Invece le volitive subordinate non possono stare da sole e pertanto sono rette da un altro verbo (nell’esempio la volitiva subordinata ὅπως βελτίων ἔσῃ è retta dal verbo φρόντιζε).